Domande e risposte legate al Caffè

Il caffè è un'esperienza che racchiude innumerevoli segreti! In questo articolo, risponderemo ad alcune domande che molti amanti del caffè si pongono riguardo alla sua influenza sulla salute, i valori nutrizionali, la conservazione e la preparazione e tanto altro. Se sei un appassionato di caffè o semplicemente desideri approfondire la tua conoscenza su questa bevanda, prenditi un momento per scoprire le risposte alle domande più frequenti.

Salute e Nutrizione

1. Il caffè fa ingrassare? 

Risposta: il caffè, essendo privo di calorie, è da considerarsi una bevanda leggera e, di per sé, non costituisce un fattore di aumento di peso, poiché l’apporto calorico è minimo. Tuttavia, la questione diventa delicata quando si introduce lo zucchero: basta un solo cucchiaino di zucchero per triplicare notevolmente l'apporto calorico.
È importante sottolineare che stiamo parlando di quantità relativamente contenute, che di per sé non dovrebbero influire sulla forma fisica, a meno che l'assunzione di caffè zuccherato durante il giorno non diventi un’abitudine frequente.
Per coloro che stanno seguendo una dieta dimagrante o un regime alimentare equilibrato, il suggerimento è di optare per il caffè amaro. In questo modo, senza dover rinunciare al piacere di gustare questa bevanda, si può continuare a godere del suo sapore e benefici senza correre il rischio di accumulare peso in eccesso.

2. Il caffè è disidratante?

Risposta: la credenza diffusa che il caffè abbia un effetto disidratante e che debba essere necessariamente accompagnato da un bicchiere d'acqua per compensare la perdita di liquidi è ormai superata. In passato, questa raccomandazione si basava su un'interpretazione errata di dati provenienti da studi di qualche anno fa. Tuttavia, le ricerche attuali dimostrano che un bicchiere d'acqua e una tazza di caffè influenzano in modo simile il bilancio idrico del corpo.
Una quantità di caffè compresa tra tre e quattro tazze al giorno è considerata moderata e può rientrare senza problemi nell'apporto quotidiano raccomandato di liquidi, che si attesta intorno a 1.5 litri.
In conclusione, la necessità di bere acqua per compensare il caffè è oggi considerata superflua, e la pratica di bere acqua dopo il caffè può risultare in un eccesso di assunzione di liquidi.

3. Quali sono i valori nutrizionali presenti in una tazzina di caffè espresso? 

Risposta: i valori nutrizionali del caffè dipendono da diversi fattori, inclusi il tipo di caffè e il metodo di preparazione.
Ecco una panoramica approssimativa dei nutrienti presenti in 100 ml di caffè espresso:

- Acqua: 97 g
- Proteine: 0,12 g
- Lipidi: 0,18 g
- Carboidrati: 1,67 g
- Calcio: 2 mg
- Ferro: 0,13 mg
- Magnesio: 80 mg
- Fosforo: 7 mg
- Potassio: 115 mg
- Sodio: 14 mg
- Zinco: 0,05 mg
- Vitamina C: 0,2 mg
- Vitamina B1 (Tiamina): 0,001 mg
- Vitamina B2 (Riboflavina): 0,177 mg
- Vitamina B3 (Niacina): 5,207 mg
- Vitamina B6: 0,002 mg
- Vitamina B9 (Acido folico): 1 µg
- Vitamina E: 0,01 mg
- Vitamina K: 0,1 µg

- Caffeina: la quantità di caffeina può variare a seconda della miscela utilizzata, che sia Arabica o Robusta. In genere, il caffè contiene 1-2 g di caffeina ogni 100 g di polvere di caffè. Una tazzina di caffè preparata con circa 6 g di polvere può contenere da 50 a 120 mg di caffeina, a seconda del metodo di preparazione e del tipo di miscela scelto, che può essere espresso o moka.

4. Il caffè favorisce la digestione?

Risposta: secondo una recente ricerca dell'Institute for Scientific Information on Coffee (ISIC), il caffè può svolgere un ruolo favorevole nella digestione. Il rapporto, intitolato "Coffee and its effect on digestion", indica che il consumo di caffè potrebbe ridurre il rischio di disturbi digestivi come calcoli biliari e pancreatite, offrendo un potenziale effetto protettivo. Inoltre, il caffè sembra avere benefici sulla motilità intestinale e sulla microflora intestinale.
Il professor Carlo La Vecchia, autore del rapporto e appartenente al Dipartimento di Scienze Cliniche e di Comunità dell'Università di Milano, sottolinea che la ricerca evidenzia i benefici del caffè contro comuni disturbi digestivi, come la costipazione, e potenzialmente riduce il rischio di malattie croniche del fegato, tra cui la steatosi epatica non alcolica (NAFLD), i calcoli biliari e la pancreatite.
Il rapporto indica anche che il caffè può favorire la crescita di batteri benefici nell'intestino, come Bifidobacterium spp. Inoltre, si suggerisce che il consumo di caffè può promuovere la digestione attraverso il rilascio di succhi gastrici, bile e secrezioni pancreatiche. In sintesi, la ricerca suggerisce che il caffè può giocare un ruolo positivo nella salute digestiva, offrendo diversi benefici per il tratto gastrointestinale.

Conservazione e Preparazione

5. Il caffè va conservato in frigo?

Risposta: il caffè non va conservato in frigorifero perchè l’umidità potrebbe compromettere la qualità del caffè e influire negativamente sull’aroma. Per questo motivo, bisognerebbe conservare il caffè in grani o macinato in un contenitore ermetico a temperatura ambiente in un luogo fresco e asciutto, evitando il contatto con fonti di calore e umidità. È preferibile utilizzare contenitori sottovuoto ermetici per evitare la penetrazione di odori esterni e per far sì che l’ossigeno non irrancidisca il caffè.
Per avere maggiori informazioni su come conservare il caffè, leggi il nostro articolo di approfondimento

6. Quanto tempo dura il caffè macinato? 

Risposta: il caffè macinato conservato correttamente può durare fino a 3-5 mesi, ma per garantire il miglior sapore, è consigliabile utilizzarlo entro 2 settimane.
La freschezza del caffè è massima nei primi dieci giorni dalla tostatura, mantenendo comunque un buon sapore fino a circa 30 giorni. Nonostante i chicchi di caffè possano essere bevibili per un periodo esteso, la qualità del gusto è strettamente legata alla loro freschezza che dipende quindi dalla corretta conservazione.

7. Si possono riutilizzare le capsule di caffè?

Risposta: le capsule di caffè sono progettate per l'uso singolo e non sono pensate per essere riutilizzate.

8. Come preparare il caffè con la Moka? 

Risposta: versa l'acqua precedentemente riscaldata, con una temperatura compresa tra 60 e 90 gradi Celsius, nella caldaia della moka, assicurandoti che raggiunga il livello sotto la valvola. Successivamente, dosa il caffè nel filtro con una proporzione di 1 parte di caffè ogni 10 parti d'acqua. Ad esempio, se stai usando una moka da 3 tazze, versa 150 ml d'acqua e 15 grammi di caffè, distribuendo quest'ultimo uniformemente senza formare una montagnetta.
Posiziona la moka sul fornello e regola la fiamma a bassa intensità. Durante l'estrazione, lascia il coperchio aperto per monitorare il processo. Spegni la fiamma quando il caffè supera la metà della camera di estrazione; la pressione residua nella caldaia garantirà un flusso continuo di caffè, evitando l'accentuazione di parti amare nella tazza. Evita che la moka gorgogli durante l'estrazione, in quanto ciò potrebbe risultare in un caffè sovra-estratto. Infine, mescola il caffè con un cucchiaino prima di versarlo nelle tazzine per garantire una distribuzione omogenea degli aromi.

9. Qual è la proporzione ideale tra caffè e acqua per la moka?

Risposta: la proporzione ideale tra caffè e acqua per preparare un espresso con la moka è di 1/10. Questo significa che la quantità perfetta è di 1 grammo di caffè per ogni 10 grammi di acqua. Mantenere questa proporzione è fondamentale per assicurare una corretta estrazione del caffè e ottenere un risultato ottimale in termini di aroma e sapore.

Capsule e Caffè Specialty

10. Le capsule compatibili sono di qualità inferiore?

Risposta: assolutamente no. Ad esempio le capsule di Cellini Caffè offrono un caffè di altissima qualità grazie a una selezione meticolosa di origini di caffè di alta qualità. Ogni chicco è scelto con cura per contribuire in modo significativo alle caratteristiche uniche della miscela. La tostatura, eseguita lentamente con un approccio tradizionale, è fondamentale per sviluppare il profilo aromatico desiderato. La curva di tostatura è attentamente progettata per ogni miscela, garantendo un'attenzione specifica per esaltare le sue particolari caratteristiche. Inoltre, le capsule compatibili di Cellini Caffè preservano il caffè da umidità, luce e ossigeno.

11. Cosa significa "Caffè Specialty"?

Risposta: con il termine Caffè Specialty o "Specialty Coffee" si identifica un caffè di alta qualità, introdotto negli anni '70 negli Stati Uniti e regolamentato dalla SCA (Specialty Coffee Association). Questo caffè, attentamente selezionato durante il processo di produzione, segue criteri rigorosi per garantire un profilo aromatico unico e privo di difetti. Gli standard elevati si riflettono anche nella fase di degustazione, nota come "cupping" o "alla brasiliana," dove ogni aspetto del caffè viene attentamente valutato seguendo precisi protocolli.

12. Come posso degustare al meglio un Caffè Specialty?

Risposta: per apprezzare appieno un caffè specialty, è consigliabile seguire alcuni passaggi chiave durante la degustazione. Inizialmente, utilizzare acqua filtrata con un’apposita caraffa è essenziale per garantire che non ci siano interferenze di sapori indesiderati durante l'infusione del caffè. L'uso di acqua di qualità contribuisce a valorizzare le sfumature aromatiche e i sapori distintivi presenti nel caffè specialty.
Un altro aspetto cruciale è rispettare le proporzioni consigliate tra la quantità di caffè e l'acqua. Questo assicura che la miscela sia estratta correttamente, mantenendo un equilibrio ottimale tra forza e complessità dei sapori. Le proporzioni consigliate variano in base al metodo di preparazione del caffè, che sia espresso, filtro o altro. Seguire attentamente queste indicazioni contribuirà a ottenere una tazza ben bilanciata e ricca di caratteristiche sensoriali.
Durante la degustazione, è consigliabile prestare attenzione ai diversi aromi e sapori che si rivelano. La degustazione consente di assaporare appieno il caffè cogliendone le sfumature del profilo aromatico.

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13. Il caffè decaffeinato ha caffeina?

Risposta: il caffè decaffeinato è essenzialmente caffè con una percentuale di caffeina ridotta al di sotto dello 0,1% del suo peso. Questa riduzione avviene attraverso il processo di decaffeinizzazione, che viene applicato ai chicchi di caffè verde prima della tostatura. Questo procedimento avviene in impianti industriali specializzati, dove la caffeina viene estratta attraverso diversi metodi. Pur riducendo notevolmente la presenza di caffeina, è importante notare che tracce residue possono comunque rimanere nel caffè decaffeinato, rendendolo adatto a coloro che desiderano limitare il consumo di caffeina ma non eliminarlo completamente.

14. Posso usare il caffè per cucinare?

Risposta: sì, assolutamente! Il caffè può essere un ingrediente versatile in cucina e può essere utilizzato in molte ricette, sia dolci che salate, per aggiungere profondità di sapore e un tocco di amarezza. È possibile sperimentare con il caffè in marinature per carni, salse barbecue, dolci, rub per carne e persino bevande miste. La sua ricchezza aromatica può contribuire a creare piatti più complessi e interessanti.

15. Qual è la differenza tra Arabica e Robusta?

Risposta: l’ Arabica si distingue per la sua dolcezza sottile, note fruttate e acidità vivace, la Robusta è conosciuta per il suo gusto più speziato e legnoso e il suo contenuto di caffeina superiore. La scelta tra le due varietà dipende dai gusti individuali, con alcuni che preferiscono la complessità e la vivacità dell'Arabica, mentre altri apprezzano la forza e l'intensità della Robusta. La diversità tra le due offre agli amanti del caffè la possibilità di esplorare una gamma ricca di esperienze aromatiche. Scopri di più sulle differenze tra Arabica e Robusta.

16. Caffè americano vs espresso: quali sono le differenze?

Risposta: il caffè americano è una bevanda che ha guadagnato popolarità in tutto il mondo grazie al suo metodo di preparazione unico e alla sua versatilità. A differenza dell'espresso, il caffè americano si ottiene attraverso un processo di filtraggio, nel quale acqua calda viene versata sul caffè macinato attraverso un filtro. Ciò produce una bevanda meno concentrata, con un sapore più delicato e un gusto equilibrato. La macinatura più grossolana, la temperatura controllata dell'acqua e il filtro conico sono elementi chiave nella preparazione di questa bevanda. Il caffè americano è spesso apprezzato per la sua adattabilità e la possibilità di personalizzarlo con vari accompagnamenti. Nella cultura americana, in particolare, è comune servirlo con latte, zucchero, sciroppi aromatizzati e panna montata, offrendo una gamma di opzioni per soddisfare i gusti individuali. Per una comprensione più approfondita del caffè americano, puoi leggere il nostro articolo

17. Il caffè può scadere?

Risposta: il concetto di scadenza per il caffè è un po' diverso rispetto a molti altri prodotti alimentari. Il caffè non presenta una data di scadenza nel senso tradizionale, poiché non diventa immediatamente nocivo o pericoloso per la salute dopo un certo periodo. Il caffè è però molto suscettibile all'ossidazione, all'umidità e all'assorbimento di odori esterni. I chicchi di caffè contengono oli naturali e composti volatili che contribuiscono al loro profilo aromatico unico. Nel corso del tempo, questi oli a contatto con l’aria possono ossidarsi, influenzando negativamente il sapore del caffè. Inoltre, l'umidità può causare la formazione di muffe sui chicchi o nel caffè macinato, compromettendo la qualità del prodotto. Sebbene il caffè non sia pericoloso da consumare anche dopo diversi mesi dalla data di produzione, la freschezza è fondamentale per ottenere una tazza di caffè di alta qualità.