Degustazione del caffè espresso

Come degustare un caffè espresso

Hai mai desiderato degustare un espresso come un vero esperto? Tutti sappiamo riconoscere il caffè che amiamo di più da quello che ci delude. Ognuno di noi ha il suo caffè preferito, un elisir che rende migliore ogni giornata.

Ma come fa un esperto a distinguere un espresso di qualità? In questo articolo vediamo insieme come imparare a degustare un espresso!

Come degustare un caffè espresso

1. Prima di iniziare: l’ambiente

La degustazione dell’espresso dovrebbe sempre avvenire in un ambiente neutro, con poco rumore, luci soffuse e nessun odore che possa influenzare il giudizio. 
Inizia bevendo un bicchiere d'acqua per pulire la bocca, quindi prepara il tuo espresso.

2. Vista: come deve essere la crema del caffè?

Il primo senso da coinvolgere è la vista, fondamentale per una prima valutazione. Osserva attentamente il tuo espresso e verifica che la crema sia di un colore nocciola, né troppo chiara né troppo scura, preferibilmente con striature marroni o quasi rossicce. Una crema più chiara indica un caffè sottoestratto, mentre una crema più scura indica un caffè sovraestratto. Nel primo caso, il caffè sarà meno intenso e corposo, nel secondo potrebbe essere amaro e astringente, risultando troppo amaro.

Assicurati che la crema sia priva di bolle troppo grandi o macchie chiare rispetto al resto della tazzina. Inoltre, la crema deve essere persistente, agendo come un tappo per gli aromi.

3. Olfatto

Ora passiamo all'olfatto. Rompi la crema con un cucchiaino, avvicina la tazzina al naso e valuta la quantità di aromi. Cerca di individuare profumi gradevoli o sgradevoli, facendo lunghi respiri. 

Prova ad annotare su un foglio le note positive che possono includere profumi di fiori, frutta, agrumi, cioccolato, cacao, cannella, vaniglia, miele, malto, pane tostato, caramello e frutta a guscio. Gli aromi negativi potrebbero essere gomma, juta, erba bagnata, terra, fieno, legno umido, muschio, muffa, funghi, cenere e catrame. 

4. Il gusto

Passiamo ora all'assaggio. Bevi a piccoli sorsi con un risucchio, concentrandoti sulla sensazione del gusto e del tatto. Fai ruotare il caffè sulla lingua per valutare la sua corposità, che si pone a metà strada tra quella dell'acqua e quella di uno sciroppo. Valuta se il corpo è vellutato, rotondo o consistente. 

Concentrati sulla parte aromatica e sul bilanciamento del tuo espresso, confermando o modificando il giudizio olfattivo. Valuta anche acidità, dolcezza, amarezza e astringenza. L'acidità si avverte sulla parte laterale della lingua, la dolcezza sulla punta, l'amarezza sulla parte posteriore e l'astringenza sulle pareti della bocca, sebbene alcuni studi sostengano che la percezione sia sempre soggettiva.

Nella tradizione italiana, l'uso di una miscela equilibra l'amarezza e il corpo con l'acidità e i profumi. Se degusti un caffè monorigine, potrebbe essere leggermente sbilanciato verso acidità o amarezza, ma nessuno dei due dovrebbe prevalere fastidiosamente sull'altro.

5. La persistenza

Dopo una decina di minuti dall' assaggio, concentra la tua attenzione sulle sensazioni rimaste sul palato e sui profumi che salgono per via retronasale. In questa fase, dovresti percepire solo note positive, senza l'amarezza persistente che potrebbe indicare un difetto.

Ricorda che la tostatura influisce sulle caratteristiche del caffè, con una tostatura scura che può annullare gli aromi positivi a favore di amarezza e odori bruciati. Con una tostatura più chiara, l'amarezza rimane più leggera e si esaltano dolcezze e profumi.

Ora, non ti resta che mettere in pratica questi consigli nella tua prossima degustazione di un caffè espresso!