Ανασταλμένος καφές: μια παράδοση αλληλεγγύης

Il caffè sospeso, conosciuto come 'O cafè suspiso’ in napoletano, è molto più di una semplice consuetudine; è un gesto altruistico con profonde radici nella cultura sociale di Napoli. Questa pratica unica ha simboleggiato nel tempo generosità e solidarietà tra i frequentatori dei bar nel cuore della Campania, attraversando varie fasi di diffusione nel corso degli anni, anche al di fuori dei “confini” partenopei.

caffè sospeso

L’arrivo del Caffè a Napoli

L'introduzione del caffè a Napoli risale agli inizi del XIX secolo grazie ai caffettieri ambulanti. Questi venditori ambulanti giravano per la città con recipienti di caffè e latte, annunciando la loro merce per le strade. Anche se queste figure sono scomparse nel tempo, il loro impatto culturale è rimasto fondamentale per la tradizione napoletana.

Origine e Tradizione del caffè sospeso

Nella seconda metà dell'Ottocento, presso il Gran Caffè Gambrinus, prese vita la tradizione del caffè sospeso. Durante la Seconda Guerra Mondiale, in un periodo di estrema difficoltà, si diffuse l'usanza di pagare due tazze di caffè: una per se stessi e un'altra destinata a coloro che non potevano permettersela.
Ordinando un caffè sospeso, il cliente si impegnava a pagare due caffè pur ricevendone solo uno. Questa seconda tazza "sospesa" era destinata a chiunque ne avesse bisogno. Quando una persona in difficoltà entrava nel bar, poteva chiedere se c'era un caffè sospeso disponibile e, se la risposta era positiva, riceveva la tazzina come un dono dal cliente precedente.

Il Caffè Sospeso Oggi

Pur avendo attraversato un periodo di declino, questo gesto gentile e solidale è ancora oggi un’abitudine diffusa che si è estesa oltre i confini di Napoli, raggiungendo non solo altre città italiane ma anche diverse parti del mondo.
Nel 2010, il Caffè Gambrinus, caffè storico di Napoli, ha dato ulteriore visibilità a questa pratica durante i festeggiamenti per i suoi 150 anni di attività.
Nel 2017, Luciano De Crescenzo, il rinomato scrittore, regista e attore napoletano (1928-2019), ha dato un contributo indelebile alla tradizione del caffè sospeso con la sua opera "Caffè sospeso: Saggezza quotidiana a piccoli sorsi". Questo libro, una celebrazione non solo di un'abitudine radicata nella città del Vesuvio ma anche di una filosofia di vita, raccoglie i migliori articoli dell'autore pubblicati su giornali e riviste dal 1977 al 2007. Attraverso la fusione di filosofia greca, aneddoti ironici e storie di vita italiana, De Crescenzo ha creato un ponte tra l'antico e il moderno, evidenziando il significato profondo racchiuso in una semplice tazzina di caffè.
La tradizione più celebre legata al caffè napoletano è senza dubbio quella del "caffè sospeso". Nella sua essenza, quando si ordina un caffè, se ne pagano due, e il barista prepara il caffè già pagato per la persona successiva.
Questa tradizione va oltre l'atto di carità; piuttosto, incarna l'intenzione di condividere un piacere comune e di estendere la gentilezza senza aspettarsi nulla in cambio. Nonostante non tutti i bar siano tenuti a seguire questa usanza, il caffè sospeso sta vivendo una sorta di rinascita.
Originariamente nato negli ambienti dei bar della classe operaia di Napoli, dove qualcuno ordinava un caffè sospeso oltre al proprio, si è evoluto in un atto anonimo di generosità e solidarietà. Durante la Seconda Guerra Mondiale, in un periodo di estrema difficoltà, la pratica di pagare due tazzine di caffè - una per sé stessi e una "sospesa" per chi non poteva permettersela - divenne un simbolo di solidarietà popolare e sociale.
La rinascita del caffè sospeso è stata in parte spinta dalla recessione globale del 2008. Nel 2010, in Italia, si sono svolti eventi culturali, letture, spettacoli teatrali e festival come parte dell'iniziativa nota come "Rete del caffè sospeso". E l’anno successivo, la Giornata del caffè sospeso è stata pianificata lo stesso giorno della Giornata
internazionale dei diritti umani. Negli ultimi anni, la tradizione ha oltrepassato i confini nazionali, con bar di altri Paesi che abbracciano il concetto del caffè sospeso. Ad esempio, nell'aprile 2013, la filiale britannica di Starbucks ha partecipato a un'iniziativa benefica basata sullo stesso concetto, collegando il valore di un caffè sospeso a una donazione in denaro. Questo dimostra come un gesto di gentilezza possa unire le persone, indipendentemente dalla loro provenienza geografica, trasformando una tazzina di caffè in un simbolo universale di solidarietà.

Significato Profondo

Il "caffè sospeso" è più di una semplice tazzina di caffè, rappresenta l'umanità nella sua completezza. Incarna sentimenti di amore, compassione e comprensione che permeano e travalicano la straordinaria città di Napoli. È un promemoria tangibile che ci invita a non dimenticare la bellezza di gesti apparentemente modesti, simboleggiando un legame condiviso che va oltre le barriere geografiche e culturali.

In conclusione, il "caffè sospeso" è un gesto che connette le persone attraverso confini geografici e culturali. Questa tradizione napoletana ha oltrepassato i suoi confini originari per diventare un simbolo di solidarietà globale. Con la sua diffusione nel resto del mondo, il caffè sospeso continua a dimostrare che anche il gesto più piccolo può avere un impatto importante sulla vita delle persone.